No cost auto non paga: le azioni legali. Commenti e opinioni negative in rete
No Cost auto non paga? Quali azioni legali adottare? Cosa sta succedendo all’azienda leader nel settore del carvertising e come difendersi da questo raggiro? Quanto c’è di vero dietro questa nuova pratica di auto con pubblicità apponendo adesivi pubblicitari sulla carrozzeria? Noi di Telatrovoio vi diamo qualche informazione su cosa sta accadendo a chi ha stipulato un contratto NO Cost auto e da diversi mesi non vede nessun rimborso economico mensile.
VUOI TOGLIERE GLI ADESIVI DELLA NO COST DALLA TUA AUTO? ECCO IL METODO DA SEGUIRE
No Cost auto non paga
Avere un’auto gratis è il sogno di tutti noi e sembrava possibile realizzarlo con No Cost auto. Sembrava essere l’ultima frontiera del marketing, avere una macchina nuova senza alcun costo ma anzi guadagnandoci grazie all’auto con pubblicità (in gergo tecnico si parla di ‘Carvertising’).
No Cost Auto è uno dei principali operatori sul mercato italiano che consentivano di usufruire del servizio e di avere un’auto con pubblicità con il solo vincolo di usare la carrozzeria della vettura come pannello pubblicitario. Sono diversi mesi, però, che il sistema di rimborsi mensili previsti dalla No Cost in cambio di pubblicità sull’auto e attraverso i social non funziona più. Ci sono tantissimi driver arrabbiati con la No Cost che richiedono spiegazioni e vogliono capire perchè No Cost Auto non paga più.
purtroppo non ricevo più i rimborsi da Agosto, e non sono più stato contattato malgrado abbia provato in tutti i modi,…
Pubblicato da Antonio Guglielmi su Venerdì 1 marzo 2019
No Cost Auto non Paga: le azioni legali. Come difendersi da raggiro
No Cost auto non paga? Altroconsumo, aveva già messo in guardia gli automobilisti dicendo di analizzare bene tutte le condizioni contrattuali prima di concludere l’accordo per evitare quelle ‘sorprese’ spiacevoli che poi sono avvenute successivamente. Chi ha in possesso un auto No Cost sa benissimo che la società si è sempre basata su un sistema Ponzi visto che tutte le macchine No Cost che girano non sono mai state brandizzate da nessuno sponsor o meglio l’unico banner pubblicitario sulla carrozzeria di tutte le auto era del marchio della concessionaria che le vende.
Ora il sistema piramidale No Cost dove per poter attivare il contratto dovevi versare una quota di iscrizione (da 6mila euro in su) è fallito e si sta sgretolando. Ma come difendersi dal raggiro? E come fare per riavere almeno quei soldi pagati alla No Cost per l’apertura del contratto?
Ci sono diverse associazioni che in merito alla vicenda NO – COST auto non paga stanno attuando diverse class action per tutelare i driver che si trovano in difficoltà economiche visto che non ricevono più rimborsi da agosto/settembre 2018 e debbono pagare comunque la rata per l’acquisto dell’auto. L’associazione europea consumatori indipendenti sta lavorando proprio in questa direzione per assicurare i giusti risarcimenti ai consumatori che hanno sottoscritto contratti Vantage Group (vedi qui https://www.euroconsumatori.eu/articolo/1310-vantage-group-cost-corresponsabili-risarcimento-concessionarie-finanziarie)
Anche A.E.C.I. (associazione europea consumatori di Lecce) sulla base delle evidenze raccolte ha, da sempre, sostenuto dubbi sulla capacità economica, di un sistema del genere di perdurare nel tempo sta raccogliendo adesioni per attivare una class action (vedi qui https://www.aecilecce.it/no-cost-di-vantage-group-primi-problemi-per-i-pagamenti/)
No Cost Auto non Paga: sequestrati 3 MLN di euro all’ideatore della No Cost
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma, dopo le indagini iniziate l’anno scorso, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo per quasi 3 milioni di euro nei confronti di Massimiliano C. ideatore dell’offerta commerciale ‘My Car – No Cost’.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, si sono basate sulle segnalazioni operate dagli acquirenti fino a quando, dalla fine del 2018, con l’aumento dei contratti sottoscritti, la società non ha più proceduto ai rimborsi.
Il giro d’affari della NO Cost auto si aggira intorno ai 15 milioni di euro nel triennio 2016-2018, periodo in cui l’impresa ha evaso, attraverso la presentazione di dichiarazioni riportati dati non veritieri, circa 3 milioni di IVA, importo sottoposto a sequestro. Inoltre, nello stesso periodo, parte del denaro ottenuto illegittimamente veniva usato dall’imprenditore per acquistare, tramite un’altra società, immobili per circa 1,3 milioni di euro.
Volete segnalare la vostra situazione con No Cost ed evidenziare le falle di questo sistema pubblicitario? Scriveteli nei commenti e cercheremo di dare voce alla vostra situazione
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