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Terremoto Marche oggi: possibili nuove forti scosse. La causa è legata allo CO2?

Terremoto Marche oggi: possibili nuove forti scosse. La causa è legata allo CO2 nelle falde? La scoperta dei ricercatori

Terremoto Marche oggi 27 Gennaio: scossa alle 22:46

Terremoto Marche oggi 27 Gennaio 2021, è stato registrata la scossa di ML 3.5 sulla costa marchigiana (Fermo).

Secondo la scala Richter, un evento sismico di magnitudo 3.5 è classificato come terremoto “leggero”e descritto nel modo seguente: oscillazioni evidenti per gli oggetti interni; i danni strutturali agli edifici sono rari.

Il terremoto di magnitudo 3.5 gradi ha scosso Mercoledì le Marche e le zone limitrofe a 9 chilometri di profondità. È quanto registrato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

Il terremoto è stato distintamente avvertito anche in tutta la provincia marchigiana. L’epicentro si trova infatti a 9 chilometri di distanza da Fermo.

VEDI ANCHE: — Paura per il vulcano Marsili in Calabria: terremoto potrebbe farlo risvegliare

Terremoto Marche oggi: rischio altri intensi terremoti?

Il territorio regionale delle Marche è caratterizzato da una pericolosità sismica abbastanza uniforme e di livello medio-elevato: questo significa che l’attività sismica è frequente e che si possono verificare terremoti di magnitudo elevata, anche distruttivi, per quanto questi ultimi con una probabilità di accadimento più bassa. L’assegnazione di quasi tutta la regione alla zona sismica 2, con l’eccezione di una piccola porzione al confine con l’Abruzzo in zona 1 e alcuni Comuni sulla costa in zona 3, è compatibile con i valori di scuotimento del suolo attesi (Ordinanza PCM n. 3519/2006).

I valori di pericolosità sismica elevati sono determinati dalla presenza di molte strutture sismicamente attive
e dalla storia sismica delle Marche, che ha avuto il suo massimo in Appennino con il terremoto del Cagliese del
1781 (magnitudo MW 6.4) e sulla costa con il terremoto di Senigallia del 1950 (MW 5.8).

E’ stato anche scoperto un legame tra i terremoti che scuotono l’Appennino e la presenza di CO2 nelle falde: i campionamenti fatti negli ultimi 10 anni mostrano che l’anidride carbonica raggiunge la massima concentrazione in occasione di attività sismica. La scoperta è stata pubblicata su Science Advances dall’Ingv e dall’Università di Perugia. “Non sappiamo ancora se la CO2 è un segnale che annuncia il sisma”, spiegano i ricercatori.

This post was last modified on 28/01/2021 06:56

Arianna Goli

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Arianna Goli
Tags: terremoto

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