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Frappe romane, la ricetta originale facile da preparare

Frappe romane: come nasce la tradizione dei fritti a Carnevale

Semel in anno licet insanire: una volta l’anno è lecito fare follie recitava un antico proverbio latino tradizionalmente associato al Carnevale romano, ispirato ai Saturnali dell’antica Roma, festività pagane celebrate in occasione del solstizio d’inverno. Dedicate all’insediamento nel tempio del dio Saturno e alla mitica età dell’oro, le ricorrenze erano caratterizzate da divertimento sfrenato, lussuria, sacrifici, balli, scherzi, maschere e, soprattutto, abbondanza di cibo. Era usanza scambiarsi doni – ceri, noci, datteri e dolcetti, detti Frictilia. Questi ultimi venivano preparati in gran quantità dalle donne romane e distribuiti profusamente al popolo in festa. Rappresentavano una sorta di antenate delle nostre “frappe”: si trattava, infatti, di “frittelle a base di uova e farina di farro tagliate a bocconcini, fritte nello strutto e poi tuffate nel miele”, come riportato nel De re coquinaria di Apicio, cuoco e scrittore romano vissuto tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C.

Frappe romane come si preparano?

Le frappe sono uno dei dolci simbolo del Carnevale: le frappe romane sono una versione di frappe croccanti esternamente e leggere, dal gusto delicato e con un aroma leggero di limone.

Ecco la storica ricetta delle autentiche frappe romane.

Per circa 400 grammi di frappe romane:

  • 250 gr. di farina 00
  • 2 uova medie
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • ½ bicchiere di grappa
  • Scorza grattugiata di un limone
  • 1 pizzico di sale
  • 1 litro di olio di arachidi per friggere
  • Zucchero a velo q.b. per decorare

Procedimento frappe romane:

Setaccia la farina e crea una fontana, dove nel mezzo metterai le uova, lo zucchero, la grappa, la scorza grattugiata del limone ed il sale. Comincia quindi ad amalgamare tutti gli ingredienti insieme alla farina, sino ad ottenere un impasto morbido e non appiccicoso. Se serve aiutati con un po’ di farina.

Fai riposare per almeno mezz’ora l’impasto coperto con un telo, poi tagliane dei piccoli panetti da 50 g circa con un coltello. Stendi un panetto di impasto con la macchina della pasta in modo da ottenere delle sfoglie molto sottili.

Taglia la sfoglia ottenuta a strisce più o meno larghe, a seconda del tuo gusto. Ripeti l’operazione anche per le altre parti di impasto.

Le strisce sono ora pronte per essere fritte e trasformate in frappe! Metti a scaldare in una grande padella l’olio di arachide. Fa attenzione che il fuoco non sia né troppo alto, né troppo basso: ricorda che una buona frittura richiede sempre pazienza. Quando l’olio è bollente aggiungi alla padella 6 o 7 frappe, che dovrai rigirare spesso in modo da farle dorare e gonfiare in maniera uniforme. Disponi le frappe mano a mano sulla carta assorbente per far scolare l’olio in eccesso. Concludi con una spolverata di zucchero a velo aromatizzato alla vaniglia.

Ps: In alternativa alla frittura si possono mettere su una teglia coperta con la carta da forno e cuocerle nel forno.

Semplice no?

Le frappe romane (o alla romana) sono buone e piacciono a tutti, grandi e bambini, l’importante è che siano cosparse con abbondante zucchero a velo.

 

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