Razzo cinese in caduta libera sull’Italia fotografato a Roma
RAZZO CINESE IN CADUTA LIBERA SULLA TERRA LE IMMAGINI SCATTATE A ROMA
Razzo cinese in caduta sull’Italia visibile a occhio nudo: fotografato nel cielo di Roma dall’astrofisico Gianluca Masi , responsabile del Virtual Telescope. “L’osservazione era possibile agilmente ad occhio nudo”, dice Masi, e “l’oggetto appariva chiaramente lampeggiante, a causa della sua rotazione su sé stesso: per questo la traccia registrata nella fotografia mostra una fitta serie di tratti luminosi».
Le immagini sono visibili a questo link >>
Il razzo Lunga Marcia 5B era stato lanciato a fine aprile per portare in orbita il primo elemento della stazione spaziale Tiangong (Palazzo celeste)
Secondo i dati del Comando di Difesa Aerospaziale del Nord-America il rientro nell’atmosfera del secondo stadio del razzo cinese è previsto alle 4,50 circa di domenica 9 maggio, con un margine di incertezza di 6 ore.
Al momento l’Italia centro-meridionale fa ancora parte della vastissima zona sulla quale potrebbe avvenire il rientro e che comprende l’intera Africa, l’Asia meridionale, l’oceano Pacifico, l’Australia, parte del Nord America, l’America centrale e parte del Sud America.
🇬🇧 I could image the Chinese CZ-5B R/B rocket body 90 minutes ago from Rome, Italy. I easily saw it by naked eye and it…
Pubblicato da Gianluca Masi su Venerdì 7 maggio 2021
Razzo cinese 🚀 in caduta sull’Italia🇮🇹 visibile a occhio nudo: fotografato nel cielo di Roma dall’astrofisico Gianluca…
Pubblicato da PER TUTTI QUELLI CHE VOGLIONO LA NEVE A ROMA su Sabato 8 maggio 2021
LA FOTO DEL RAZZO SCATTATA A ROMA DALL’ASTROFISICO GIANLUCA MASI
Sulla pagina Facebook, l’astrofisico rivela cosa sta accadendo sulle testate italiane dopo lo scatto della foto:
‘Il nostro è uno strano Paese: ti chiamano/scrivono letteralmente da tutto il mondo per chiederti se possono pubblicare, con i crediti del caso, la tua preziosa immagine del razzo cinese, oggi sui media più importanti del globo, ottenuta in virtù di una strumentazione e perizia specifiche, frutto di anni di studio e sacrifici. Una testata italiana online, invece, scrive un pezzo sul razzo cinese con la mia fotografia senza uno straccio di nome. Non andrebbero radiati dall’albo, personaggi come questi? Ovviamente si proseguirà presso le sedi del caso.”
Razzo cinese fuori controllo in caduta sull’Italia: allerta in 9 regioni del centro sud
Ci sono 9 regioni del centro-sud che potrebbero essere interessate dalla caduta di frammenti del razzo spaziale cinese ‘Lunga marcia 5B’:
- Umbria
- Lazio
- Abruzzo
- Molise
- Campania
- Basilicata
- Puglia
- Calabria
- Sicilia
- Sardegna
ALLERTA PER I CITTADINI
La Protezione civile ha fornito anche delle indicazioni per i cittadini invitandoli a “comportamenti di auto protezione”:
- è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che pertanto sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti. Si consiglia, comunque, di stare lontani dalle finestre e porte vetrate;
- i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti, così determinando anche pericolo per le persone: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici;
- all’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono, per gli edifici in muratura, sotto le volte dei piani inferiori e nei vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi), per gli edifici in cemento armato, in vicinanza delle colonne e, comunque, in vicinanza delle pareti;
- è poco probabile che i frammenti più piccoli siano visibili da terra prima dell’impatto;
- alcuni frammenti di grandi dimensioni potrebbero resistere all’impatto. Si consiglia, in linea generale, che chiunque avvistasse un frammento, di non toccarlo, mantenendosi a una distanza di almeno 20 metri, e dovrà segnalarlo immediatamente alle autorità competenti.
Le indicazioni arrivano dal Comitato Operativo della Protezione Civile convocato dal capo Dipartimento, Fabrizio Curcio. Il consiglio è di stare al chiuso e non in luoghi aperti dal momento che «è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici».
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