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]]>Lavoretti creativi per bambini: state cercando dei giochi o attività da realizzare con i vostri bambini in casa? Di seguito troverete delle idee interessanti per bambini dai 3 ai 5 anni.
> ECCO QUALCHE IDEA DA REALIZZARE CON I BAMBINI PER LA FESTA DELLA MAMMA
Iniziamo con un percorso semplice da fare saltellando usando mani e piedi… anche da colorare come si vuole!
Disegna 4 quadrati ognuno con un colore diverso e li sistemi sul pavimento. Poi segna delle linee da dove si dovranno lanciare dei sacchetti colorati con i colori dei 4 quadrati oppure dei pezzi di cartone con un simboli del colore dei quadrati e dalle linee di lancio si dovrà cercare di lanciarli sopra il cartello corrispondente. L’altra alternativa di utilizzo è quella di saltare sui quadrati mentre qualcuno dice il colore su cui saltare.
Ecco un altro lavoretto creativo per bambini che si trasformerà in un divertente gioco e che potrete costruire con pochi semplici materiali che avete a casa! Provate a divertirvi e insegnate ai vostri bambini a distinguere i colori. Questo è un bellissimo gioco del metodo Montessori.
Tra i lavoretti creativi per bambini vi proponiamo la pittura che si gonfia.
Bastano pochi ingredienti:
•3 cucchiai di farina
•3 cucchiai di sale
•1 cucchiaino di lievito in polvere
•9 cucchiai di acqua
– Suddividere l’impasto in vasetti piccoli e mescolare a tempere di diversi colori
– dipingere con questa pastella fluida
-cuocere in microonde per 30 secondi
Della serie COLORA-TAGLIA-CREA ecco una simpatica attività per tutte le principessine…
Creazioni di stile con gli abiti delle Disney Princesses: pronte a creare le vostre Disney paper Dolls?
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]]>L'articolo Corsi musica bambini Napoli: ecco le scuole di musica migliori proviene da Te La Trovo Io.
]]>Corsi musica bambini Napoli: quando iscrivere i bambini e quale scuola di musica scegliere? La musica si sa ha un’importanza fondamentale nella crescita di un bambino: l’esperienza musicale, infatti, favorisce lo sviluppo cognitivo, linguistico, emotivo e sociale del bambino, con effetti benefici e positivi anche sulle interazioni familiari. Ma quali sono i corsi musica bambini Napoli migliori per i vostri bambini? Quali sono le scuole musica Napoli che offrono buona qualità ad un prezzo competitivo?
SCOPRI COSA FARE CON I BAMBINI A NAPOLI: I POSTI PIU’ BELLI DA VEDERE
I corsi musica bambini Napoli sono davvero tanti ma quali sono i migliori? Ecco una selezione delle scuole di musica di Napoli centro, Vomero e Fuorigrotta che offrono il miglior servizio ad un prezzo competitivo.
Laboratorio di creatività tra canto e musica per i più piccini.
Corso 1: dai 4 ai 7 anni – Corso 2: dai 7/8 ai 10 anni
STRUTTURA DEL CORSO
Durata corso: ottobre – maggio
Frequenza: 1 lezione a settimana – 1.30h
Numero partecipanti: da 3 a 7 bimbi
Per informazioni
T. +39 081 3418303 – C. +39 349 2369785
Junior Music Course per i bambini di 4 anni
Obiettivi:
Apprendimento attraverso lezioni collettive.
Attenzione a tutti i fattori relativi all’età nei corsi destinati all’infanzia.
Proposta di una vasta gamma di stili e di generi musicali.
Sviluppo della creatività musicale, fattore costante di tutti i percorsi musicali.
Il curriculum del sistema di educazione musicale Yamaha è basato su un programma formativo che enfatizza in modo particolare le capacità creative di ciascun bambino.
Music Wonderland, rivolto ai bambini dell‘età di 3anni
Obiettivi:
Incoraggiare i bambini a concentrarsi nell’ascolto della musica
Acquisire le basi della sensibilità musicale e della capacità di espressione attraverso il canto e il ritmo
Attività:
I bambini cercano di riconoscere e di sperimentare alcune delle caratteristiche della musica attraverso un ascolto consapevole (per es. forte, piano, veloce, lento). Cercano di reagire alla musica, in particolare cantando e muovendo il corpo a tempo.Queste attività aiuteranno i bambini ad inserirsi senza problemi nel corso JMC, durante il quale svilupperanno ulteriormente tutte le attività sperimentate.
CORSI PER BAMBINI (dai 4 ai 12 anni):
– Corsi propedeutici di avvicinamento alla musica (4/5 anni);
– Corsi di strumento (piano, chitarra, canto, violino e flauto);
– Laboratorio ritmico (dai 4 anni);
Tutti i laboratori hanno la durata di un’ora e mezza con scadenza settimanale e le classi sono formate max da 4/5 persone. L’importante è imparare e divertirsi senza mai “distrarsi” o perdere l’attenzione! Si parte, così, da lezioni minime di 30 minuti, fino ad arrivare all’ora completa quando il piccolo allievo sarà pronto.
E’ possibile prenotare una lezione dimostrativa, gratuita e senza impegno, chiamando allo 08118579739 o al 3801416960
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]]>L'articolo Troppa televisione fa male ai bambini? Ecco gli effetti della tv sul rapporto genitori e figli proviene da Te La Trovo Io.
]]>Secondo la ricerca pubblicata su «Child Development» che ha preso in esame 50 bambini da 1 a 3 anni e i loro rispettivi genitori è emerso che l’abitudine abbastanza diffusa di lasciare sempre accesa la TV provoca un effetto negativo sull’interazione della mamma o del papà nei confronti dei loro piccoli.
–> ECCO I REGALI CHE POTRESTI FARE A TUO FIGLIO PER ALLONTANARLO DALLA TV
Troppa televisione fa male ai bambini, quindi, soprattutto sulla qualità e la quantità delle interazioni tra adulti e bambini.
I ricercatori, infatti, hanno riscontrato, durante i loro test che quando la tv era acccesa c’era un atteggiamento meno attivo, attento e pronto sia dei genitori che dei propri figli.
Ancora più dannoso è far addormentare il bimbo davanti alla televisione; immagini e filmati potrebbero sovraeccitarlo facendogli perdere il sonno o stimolando brutti sogni e paure. Quindi, è sconsigliato dotare la sua stanza di un televisore. Il suo uso, una volta lasciato il telecomando alla mercé del bimbo, può sfuggire di mano. È molto importante infatti avere sempre sott’occhio i programmi che il bimbo sta guardando e scegliere in modo accurato le trasmissioni più adatte a lui. Quelle, per esempio, dove non ci siano scene di violenza o argomenti emotivamente forti. Cartoni animati per bambini – attenzione, ce ne sono molti pensati per gli adulti! – e documentari che parlano di natura e animali sono tra le scelte più azzeccate.
FAI ATTENZIONE A QUESTI GIOCATTOLI PER BAMBINI: C’E’ ALTO RISCHIO DI OBESITA’
Meglio guardare la televisione insieme al tuo bambino per poi condividere la visione dello spettacolo: i bambini infatti hanno spesso bisogno di chiarimenti e rassicurazioni. Non è certo sempre semplice stare a vedere cartoni animati quando, con il bimbo rapito da immagini e suoni, si potrebbe fare dell’altro, ma è sempre meglio stare nei paraggi, anche perché nonostante le reti televisive si siano impegnate a rispettare il Codice di autoregolamentazione Tv e minori, insieme di norme che tutela i minori durante le fasce protette (dalle 7:00 alle 22:30), qualche programma inappropriato, per argomento o immagini, potrebbe sempre esserci. Senza contare il bombardamento pubblicitario a cui vengono sottoposti i bambini. “Se i genitori ritengono che siano stati trasmessi programmi che non rispettano quanto previsto dal Codice possono segnalarli al Comitato di applicazione del Codice di autoregolamentazione Tv e minori” raccomanda l’esperto.
Quindi, anche in Italia è scattato l’allarme Tv visto che proprio le famiglie del Bel Paese possono definirsi “teledipendenti” tanto da amare anche il ronzio di sottofondo per poter riempire i vari momenti della giornata.
Chissà se i giochi dei propri figli avranno la capacità di catturare l’attenzione dei genitori oppure entrambi si ritroveranno sul divano di casa a litigarsi il telecomando per poter vedere i reality, i talk-show, i cartoni animati e le fiction di questa nuova stagione televisiva.
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]]>L'articolo Feci verdi nel neonato: le cause proviene da Te La Trovo Io.
]]>A volte, in casi estremi, le cosiddette feci da fame, sono verde scuro. Succede quando un lattante mangia troppo poco e i suoi succhi biliari sono in eccesso rispetto alla massa fecale che viene così intensamente tinta di verde.
Quindi, prima di allarmarsi bisogna verificare bene tutte le ipotesi in quanto se ci dovesse essere un problema più serio allora il bambino dovrebbe avere sintomi patologici come diarrea, febbre (non sempre), muco e/o sangue nelle feci, dolori addominali e così via.
Quindi, care mamme state tranquille perché la variazione di colore non significa che qualcosa non va. Prima di entrare nel panico verificate anche la consistenza delle feci in modo da avere una visione completa e poter dare al vostro pediatra, in caso di dubbi, più informazioni possibili.
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]]>L'articolo Essere figlio di una star non sempre è un bene proviene da Te La Trovo Io.
]]>Il caso più recente è quello di Cameron, 38 anni, figlio di Michael Douglas e di Diandra Morrel: da sempre interessato a seguire le orme del
padre e del nonno Kirk nel mondo del cinema, è stato arrestato almeno tre volte per possesso di droga e condannato nell’aprile del 2010 a 5 anni di carcere per spaccio. Il padre Michael, per quanto dispiaciuto, non ha potuto fare nulla.
Decisamente più sfortunati i figli di Marlon Brando, protagonisti di una vera e propria tragedia familiare: Christian, il figlio maggiore del noto attore, uccise a colpi di pistola il fidanzato della sorellastra Cheyenne, nata dal matrimonio di Brando con la sua terza moglie. Cinque anni dopo
l’omicidio del fidanzato, per il quale Christian sarà ritenuto colpevole, Cheyenne si suicidò a soli 25 anni.
Tatum O’Neal, figlia di Ryan O’Neal e Joanna Moore, detiene ancora oggi il primato dell’attrice più giovane ad aver mai vinto un Oscar (a 10 anni per l'interpretazione in ‘Paper Moon – Luna di carta). Nonostante il successo ottenuto da giovanissima, Tatum è nota alle cronache per i suoi
problemi con l’eroina e per la sua autobiografia, ‘Una vita di carta, in cui l’attrice rivelò di essere stata molestata da un amico del padre da piccola e che Ryan O’Neal era solito picchiarla. Tatum ha inoltre rivelato che durante un viaggio in Europa organizzato dal padre per lei e per la sua amica
Melanie Griffith (all’epoca 18enne), scoprì proprio il padre e la Griffith mentre facevano sesso in hotel.Ryan O’Neal ha sempre e continuamente smentito queste dichiarazioni, accusando la figlia di essere solo in cerca di visibilità.
È purtroppo nota alle cronache anche la triste storia di Guillaume Depardieu, figlio maggiore del più noto Gerard: attore famoso in Francia, Guillaume era celebre soprattutto per i suoi problemi con la droga e con l’alcol. Vittima di un incidente automobilistico, che gli causerà l’amputazione di una
gamba, Guillaume è morto di polmonite nel 2008, a soli 37 anni.
Casi limite, ma sicuramente significativi: non sempre è così entusiasmante vivere un’intera esistenza sotto i riflettori e all’ombra di genitori super-famosi.
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]]>L'articolo I giochi per neonati da 0 a 6 mesi proviene da Te La Trovo Io.
]]>Un neonato, nelle prime settimane di vita vede solo ombre, percepisce più sensazioni, odori, rumori. Fino all’età di circa 4 mesi non è in grado di tenere un giochino in mano, nonostante ciò il neonato ha dei “giochi” che lo divertono e soddisfano come per esempio farsi coccolare, sgambettare, muovere le manine nella pappa e portarle alla bocca. Nei primissimi mesi di vita i piccoli amano anche i rituali soprattutto se accompagnati dalla musica. Secondo la maggior parte degli esperti in pedagogia la musica, stimola le capacità intellettive, il dialogo e la compartecipazione. Nonostante ciò esistono sul mercato dei giochi adatti ai primi mesi , essenzialmente perchè il bimbo ha bisogno di colori vivaci, ama i suoni è curioso ed interessato al mondo che lo circonda. Il primo “giochino” sicuramente da proporre al nostro bimbo è rappresentato dalla classica giostrina che si attacca al lettino o alla culla.
In commercio ne esistono di diverse tipologie come per esempio la giostrina delle api o dei clown degli animaletti, tutte rigorosamente incorporate con il carillon. Inserendo il carillon, la giostrina si muoverà emettendo la rilassante musichetta e un gioco di movimento a colori. Solitamente, la giostrina è un gioco-accessorio adatto fino ai 6 mesi di età, in quanto proprio a partire da quell’età, il bimbo comincia ad alzarsi in piedi e a tirare su le mani e a muoversi. Ci sono poi una serie di giochini compresi nella fascia d’età 0-6 mesi e si tratta di piccoli oggetti morbidi, sempre colorati che il piccolo guarderà e poi intorno al quarto mese riuscirà a tenerli in mano ed esplorarli. A partire dai 6 mesi invece il bambino è in grado di comportarsi in modo diverso. E’ cresciuto e tiene la testa alta e dritta e sta anche stare seduto da solo. A quest’età spunteranno i primi dentini e quindi in vendita si trovano i giochini apposta per la dentizione.
Si tratta di giochini che si conserveranno in frigorifero e che una volta dati al bimbo, potrà tranquillamente mettere in bocca, alleviandogli il dolore e il prurito alle gengive. Le preferenze dei giocattoli a quest’età, sono sempre quelli colorati, gli piaceranno i giochi da afferrare con le mani. Nella sua cameretta trovano posto anche i giocattoli da impilare, da incastrare, giochi in gomma, palle piccole. La regola principale è quella della sicurezza, e quindi oltre ad acquistare giochi “di marca”, sono importanti anche altre caratteristiche come la resistenza del materiale. E’ molto probabile che il bimbo a quest’età metta i giocattoli in bocca, non impediteglielo, è il suo modo di scoprire il mondo. Sempre intorno ai 6 mesi, il bimbo amerà fare il bagnetto in compagnia di giochini in gomma, studiati apposta per l’occasione. Un gioco che permetterà al bimbo di esplorare sono le classiche palestrine, ovvero dei tappettini in tessuto morbido e super colorati, con stampe di animali e oggetti vari. Molte volte, vi sono all’interno delle musiche o versi degli animali, o ancora materiali diversi per la scoperta di uno dei cinque sensi: il tatto.
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]]>L'articolo Perché piange un neonato: le motivazioni sul pianto dei bambini proviene da Te La Trovo Io.
]]>Queste sono solo alcuni dei dubbi più frequenti che attanagliano le neo mamme alle prese con primi pianti dei loro bambini. Possiamo, però, rassicurare anche i più apprensivi genitori dicendo che il pianto è l’unico mezzo di comunicazione che il loro piccolo ha a disposizione per segnalare le sue diverse esigenze.
Esistono, infatti, diversi motivi per cui un neonato piange e sin dalla sua nascita il bambino capisce abbastanza velocemente che il suo pianto richiama la mamma o il papà, che vengono a soddisfare i suoi bisogni.
È, quindi, compito importante dei genitori imparare ad ascoltare e ad interpretare correttamente tale linguaggio. Ascoltando le caratteristiche del pianto, in particolare il suo timbro, la sua intensità e durata, si possono ricavare tante informazioni.
Molto schematicamente si possono individuare:
– il pianto da fame, il cui l’inizio è a bassa intensità per poi divenire più forte e ritmico
– il pianto da dolore, intenso, forte fin dall’inizio e prolungato nel tempo con, a seguire, una fase di silenzio e presenza di singhiozzi alternati a brevi inspirazioni
– il pianto da collera, simile al pianto da fame, ma con tonalità più bassa ed intensità costante.
Nel caso in cui il pianto non dipenda da dolore, fame o sonno allora, molto probabilmente, il bambino ha necessità di un contatto fisico con i propri genitori. Basterà accarezzarlo o parlargli per rassicurarlo e calmarlo. Un consiglio per tutti i genitori è di attendere alcuni istanti prima di intervenire per cercare di capirne le motivazioni, senza “tamponare” (magari offrendo meccanicamente il ciuccio o il seno, in caso di allattamento non artificiale) per far tacere il piccolo senza aver compreso le sue richieste.
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