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]]>Poiché il COVID rimane un grave rischio per la salute di molti, i ricercatori continuano a cercare nuovi trattamenti che potrebbero aiutare a combattere l’infezione virale. Una nuova ricerca ha scoperto che una certa parte delle verdure a foglia verde potrebbe essere una “potente arma” contro i virus che causano il Covid e il comune raffreddore.
Ora, i ricercatori del Johns Hopkins Children’s Center hanno scoperto che una sostanza chimica derivata da un composto trovato nei broccoli e in altre piante crocifere potrebbe essere usata contro Covid e persino Omicron .
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Oltre ad essere noto per i suoi effetti antitumorali , questo fitochimico può anche inibire la replicazione SARS-CoV-2.
Nel caso non lo sapessi, SARS-CoV-2 descrive il coronavirus che causa l’infezione da Covid.
Inoltre, lo studio condotto su topi e cellule coltivate in laboratorio ha scoperto che il sulforafano “potrebbe aiutare a prevenire e curare le malattie causate da alcuni coronavirus, incluso il COVID-19”.
Il precursore naturale della sostanza chimica è abbondante nelle verdure tra cui:
Tuttavia, la ricerca ha utilizzato nei loro esperimenti sulforafano sintetico purificato acquistato da fornitori di prodotti chimici commerciali.
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Il team ha scoperto che l’uso del sulforafano ha comportato una diminuzione “significativa” sia della carica virale che della quantità di virus:
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]]>Tra 14 giorni il Green Pass servirà in tutti i negozi tranne che negli alimentari, supermercati, ipermercati, pescherie, macellerie, panetterie e negozi di surgelati.
Chi non ha il certificato verde potrà anche fare la spesa al mercato rionale. Invece, i vestiti resteranno “esenti” dall’obbligo di tampone o vaccino solo se si acquista dagli ambulanti. Sarà richiesto, invece, il green pass nei negozi di abbigliamento, di intimo e in quelli per bambini, giocattoli compresi.
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I negozi senza green pass dove puoi entrare sono farmacie, negozi di ottica e parafarmacie medicinali o che vendono prodotti per la cura della persona (creme, deodoranti, spazzolini, assorbenti, prodotti per la prima infanzia), così come per benzinai, negozi che vendono pellet per le stufe e negozi che vendono alimenti o altri articoli per animali.
Se hai necessità di comprare un giornale e non hai il green pass devi recarti in un chiosco all’aperto altrimenti ci vorrà il Green Pass se il negozio vende riviste all’interno così come cartolerie e librerie.
Ancora non è chiara la questione tabaccai: dovrebbe servire il Green Pass, così come per i rivenditori di sigarette che si trovano all’interno dei bar dove già serve il Green Pass da tampone. Chi fuma dovrà prendere le sigarette dai distributori automatici e dai corner dedicati all’interno dei supermercati?
Non serve il Green Pass per chi ha urgenza di recarsi al pronto soccorso, per chi deve sottoporsi a una visita in ospedale o ad analisi cliniche in un laboratorio. Senza green pass anche per sporgere una denuncia in un commissariato o in una caserma o chi è imputato o testimone in un processo civile o penale e per questo deve entrare in tribunale.
Se il negozio non è presente nella lista del Dpcm che uscirà a breve, vorrà dire che serve un Green Pass, da tampone negativo valido per 72 ore se il test è molecolare e per 48 ore se antigenico. Oppure un Green Pass da guarigione o da vaccino.
Ricordiamo che dal primo febbraio il Green Pass durerà per soli sei mesi con effetto retroattivo (scadrà insomma anche a chi ha superato l’infezione o ha ricevuto la somministrazione da più di 180 giorni). Da febbraio, il green pass sarà richiesto anche negli uffici pubblici, alle poste e in banca.
Ecco il resoconto delle date da ricordare in merito ai negozi e Green PASS:
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]]>Nuove regole COVID per le classi: quanti alunni positivi prima che una classe vada in quarantena?
La nota tecnica congiunta del Min Salute e Min Istruzione delinea il nuovo protocollo per la prevenzione e il contenimento del Covid.
Le principali novità sono: 1) è la responsabile covid ad individuare i contatti a scuola, ovviamente per i contatti in ambito scolastico. 2) è richiesto un primo tampone nell’istante in cui si viene a conoscenza del contatto con caso positivo. 3) in caso di esito negativo si può rientrare in classe senza quarantena per poi fare un secondo tampone a 5 giorni.
La quarantena per tutta la classe scatta automaticamente con 2 positivi riscontrati OLTRE il caso indice (quindi tre positivi in tutto).
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Dall’8 Novembre si applica questa nuova procedura “standardizzata”, che non comporta alcune valutazione discrezionale di carattere sanitario, si legge nella circolare che accompagna il nuovo protocollo per la gestione dei casi positivi, firmata dal direttore generale della prevenzione sanitaria, Giovanni Rezza, e dal capo dipartimento del ministero dell’Istruzione Jacopo Greco.
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